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Libri |La giudice. Una donna in magistratura

libro - La giudice - una donna in magistratura

Dal 24 settembre, in tutte le librerie, il libro d’esordio di Paola di Nicola: un “diario pubblico” oltre le barriere linguistiche e culturali.

Paola Di Nicola è l’unica donna magistrato in Italia che sfida le regole della grammatica e i pregiudizi storici firmandosi “La giudice“.

Da qui il titolo del libro, che racconta e spiega perchè, per le donne, non sia tanto importante arrivare a ricoprire ruoli apicali quanto «esserci con il coraggio e la consapevolezza del proprio diverso punto di vista, dopo averlo focalizzato e valorizzato».

Sono trascorsi più di sessant’anni da quando la Costituzione, nel 1948, ha sancito il principio di uguaglianza fra i sessi, restando tuttavia ipocriticamente silente sull’accesso delle donne in magistratura. Oggi quasi un magistrato su due è donna.

Il saggio offre l’occasione per riflettere su questa rivoluzione “silenziosa” vista attraverso un quotidiano affascinante e coinvolgente, che affronta temi difficili e complessi, come quello dell’imparzialità dei giudici. Imparzialità che però non significa neutralità rispetto al genere.

Anzi, proprio la consapevolezza della differenza di genere può dare maggiori garanzie di giustizia specie per la donna che si misura costantemente con i pregiudizi culturali che accompagnano da sempre la sua vita professionale. I pregiudizi sono duri da estirpare ma ora, attraverso la voce dell’autrice, scopriamo il piacere di un vissuto e di un mestiere che abbraccia le vite degli altri in un unico manto che «traveste e nasconde»: la toga.
«La giudice […] è un libro temerario, la cui candida onestà finisce per diventare provocatoria. È una sorta di diario in pubblico, un’autobiografia in cui si mescolano la camera di consiglio e la cucina, l’autobus e il tribunale, il ticchettio di un paio di scarpe coi tacchi e il clangore metallico delle chiavi del carcere, la filosofia e la tipografia, il corpo del reato e il corpo del giudice, la divisa e la toga. Ma è anche la cronaca giudiziaria della nazione che è stata la culla del diritto, e in cui le sentenze dei tribunali hanno spesso scritto la storia del costume, del pregiudizio, del progresso sociale, del suo arresto o regresso». (Dalla prefazione al testo di Melania Mazzucco)

Il libro verrà presentato a Roma il 2 ottobre ’12 , di seguito l’invito per partecipare.

invito presentazione libro - La giudice - una donna in magistratura

Quote rosa | Le donne ai vertici non “servono”

E’ uscito il giorno 7/9/2012 un articolo su “Il Giornale” scritto da Antonio Salvi che allego per vostra conoscenza.

Un esempio concreto di come remare “contro” in un momento di attesa di un parere positivo dal Consiglio di Stato in merito al regolamento attuativo per la legge (già approvata) delle quote rosa nei CdA.

Non ho commenti in merito, perchè non credo che un articolo di questo tipo meriti commenti ma di certo una segnalazione al Direttore del quotidiano per il livello raggiunto dagli articoli pubblicati nel giornale che dirige.

Non esiste una panacea per tutti i mali e sappiamo bene che la legge approvata è solo un punto di partenza per “picconare” una serie di realtà culturali e sociali esistenti.
Sappiamo però che nei paesi più avanzati in termini di rappresentanza e diversity il primo passo è stato proprio introdurre quote di questo tipo.

Non ci illudiamo che sarà facile o miracoloso per le donne che avranno un’opportunità in più grazie alla legge, ma sarà l’inizio di una rottura di schema, un primo passo che dovrà essere seguito da un ulteriore obiettivo, ovvero di un ri-bilanciamento della presenza di donne in politica.

Tutto ciò mette in allarme chi non vuole che questo accada….

Vi invito ad inviare una lettera o solo un messaggio di protesta al Direttore in questione se avrete voglia o tempo.
Io l’ho fatto.

Ecco i contatti:

alessandro.sallusti@ilgiornale.it

segreteria@ilgiornale.it



Maria Cimarelli

Quote rosa (e dintorni): rivoluzionare il lavoro?

“Questo post a blog unificati nasce da un’idea e uno scambio di vedute su Twitter e in rete tra Monica Cristina Massola, Stefania Boleso, Lorenza Rebuzzini, Manuela Cervetti, Benedetta Gargiulo, Maria Cimarelli, Paola Liberace e Mariangela Ziller.

Dopo uno stralcio di scambi in rete

Non basta essere donne per esser candidate, anche questa è strumentalizzazione.”
Mi piacerebbe molto però se chiedendosi “chi c’è di bravo?” venissero in mente donne
“Il punto è: basta questo per introdurre gente a caso (come avverrà in CDA banche) purché donna?”
Sono sicura ci siano donne in gamba pronte per assumere ruoli importanti. Come fargli avere la chance?
“Sempre più mi è chiaro che non si tratta di part time o di conciliazione: che bisogna rivoluzionare il lavoro, nulla di meno”
“Rivoluzionare il lavoro!! E’ l’unica. Ma partendo dalle donne (dalle mamme!), non dall’imitazione degli uomini.”
(seguendo in Twitter l’hashtag #rivoluzionareillavoro e #quoterosa troverete alcune tracce di frasi che ci hanno fatto riflettere…)

abbiamo pensato di scrivere sugli argomenti delle reali opportunità per le donne nel mondo professionale: su come rivoluzionare l’organizzazione attuale del lavoro, e sulla legge attualmente in discussione sulle quote rosa nei CdA.”

Eccoci qui.

Domani sarà un giorno importantissimo per tutte noi se passerà in Senato il disegno di legge sulle Quote Rosa nei Consigli di amministrazione delle società quotate.

Il mio personale punto di vista è che non importa oggi se siamo d’accordo al 100% o solo in parte: oggi dobbiamo essere unite nel sostenerla.

Perchè è un’opportunità che non capita spesso, anzi praticamente MAI.

Perchè bisogna avere il coraggio di rinunciare a una piccola parte di se stesse per unirsi in un progetto unico che ci rappresenti.

Perchè noi donne, spesso, ragioniamo per differenze e non per similitudini: se così fosse, penso sia il momento di trovare nelle altre e nelle loro proposte e idee gli aspetti che ci piacciono e uniscono, non solo ciò che ci divide e non ci piace.

E’ per dare questo messaggio (di unione) che nel nostro piccolo ci siamo unite in 7 blog, proprio oggi, per ricordare che domani abbiamo una grande chance.

Parliamone, facciamoci sentire, sosteniamola.

Working Mothers Italy ha già inviato un messaggio di sostegno alla proposta di legge al Presidente del Senato come di seguito:

Gentile Presidente,
ho seguito il lungo iter della Proposta di Legge sulle quote di genere nei CdA della società quotate presentato dall’On. Golfo e dall’On. Mosca, apprezzando il lavoro di analisi e discussione svolto alla Camera.
Il testo attuale è equilibrato e in linea con gli orientamenti di tutti i Paesi Europei. Certamente si tratta di una legge che introdurrà grandi cambiamenti ma solo nel senso di una maggiore meritocrazia, inclusione e rispetto delle pari opportunità. Approvandola, il Parlamento tutto dimostrerà di saper e voler lavorare seriamente per lo sviluppo e la crescita economica e democratica del Paese.
Per questo, La ringrazio per l’attenzione data a quest’importante proposta e, come Presidente di un’associazione che raccoglie nel suo network più di 2.000 mamme che lavorano, Le chiedo di vigilare affinché il disegno di Legge possa giungere al più presto in Aula al Senato senza modifiche che ne stravolgano il senso e affinché il Parlamento non venga esautorato dal suo ruolo con pressioni di alcun tipo.
RingraziandoLa per l’attenzione e confidando nell’imparzialità e nel ferreo rispetto delle regole che ha dimostrato nello svolgimento del Suo mandato, Le porgo i miei più cordiali saluti.

Buon lavoro,
Maria Cimarelli – Presidente Working Mothers Italy”

Ecco i blog dove ci troverete:
http://www.mammeacrobate.com/work.html
http://www.workingmothersitaly.com/category/blog/
http://www.pensieridistefania.blogspot.com/
http://milanoelorenza.blogspot.com/
http://pontitibetani.wordpress.com/
http://donneinritardo.blogspot.com/
http://www.controgliasilinido.com

Vi aspettiamo!
Maria Cimarelli

Quota Rosa nei CdA: Approvazione alla Camera dei Deputati

Riporto il comunicato ASCA di poche ore fa sull’approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di legge sulle quote rosa nei Consigli di Amministrazione:

“Roma, 2 dic – ‘Oggi abbiamo fatto un passo in avanti decisivo per abbattere quel soffitto di  cristallo che  frena le possibilità delle lavoratrici italiane nei percorsi di carriera. L’approvazione  definitiva alla Camera della proposta di legge sulle cosiddette quote rosa nei consigli di amministrazione  e nei collegi sindacali delle aziende quotate da parte della Commissione Finanze ci rende felici e  determinati a proseguire in questa direzione’. Lo afferma Alessia Mosca deputato del PD e vicepresidente  di TrecentoSessanta, l’Associazione di Enrico Letta che ha fortemente sostenuto l’idea alla base della  proposta di legge. ‘Garantendo la presenza in questi organismi del genere meno  rappresentato per una  quota non inferiore a un terzo si consente l’effettiva diversita’ del  management, essenziale -spiega Alessia  Mosca- perche’ la produttivita’ migliori. E’ un successo  per il Paese, non solo per le donne. Anche sul  piano del metodo, abbiamo dimostrato che sulle questioni che toccano cosi’ profondamente l’interesse generale e’ possibile collaborare e costruire soluzioni utili a risolvere i problemi del Paese Ora la palla passa al Senato che ci auguriamo approvi con la stessa determinazione il provvedimento’

E’ un provvedimento che se passerà al Senato porterà delle conseguenze “rivoluzionarie” nell’assetto societario delle aziende e quello che ci auguriamo è che sia solo l’inizio di un percorso di consapevolezza e valorizzazione del ruolo professionale femminile in azienda.

In bocca al lupo!

Maria Cimarelli