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WMI in Unindustria |Le carriere femminili in azienda

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Working Mothers Italy sarà in Unindustria in occasione della Training & Consulting Week, la settimana di iniziative dal mondo della formazione e della consulenza con presentazioni, workshop ed eventi che daranno vita ad una solida base di know-how, esperienze e contatti in grado di favorire crescita e networking.
Porterò la nostra testimonianza e proposte domani

Giovedì 21 novembre 2013 ore 14.00-16.00

in occasione del workshop  Iniziative a favore delle carriere femminili in azienda presentato da U2Coach sui temi della valorizzazione del capitale umano secondo un’ottica “think gender” che si sta affermando come una delle pratiche aziendali di eccellenza per promuovere il ruolo e la crescita dei talenti femminili e sviluppare una cultura di partnership e di corporate citizenship in cui le condizioni di pari opportunità siano pienamente realizzate.

Come valorizzare le donne nei percorsi di carriera e nei livelli dirigenziali, strategici e decisionali?
Quali azioni possono incidere positivamente sulla componente femminile in azienda?

Registrati ora al seguente link.

Puoi scaricare il programma completo della TC&W 2013 qui.

Vi aspetto!

Maria Cimarelli

Incontriamoci |Forum a Roma: Libro Rosa Donne Quadro, Professionals la contrattazione di genere

Nelle inchieste giornalistiche, nei convegni delle Associazioni di categoria, si parla delle donne magistrato, deputato, imprenditore, ministro, ma nessuno sinora si è occupato di quella fascia di alta professionalità al femminile, rappresentata dalle donne quadro, dirigente, delle professioni libere, della ricerca e così via.

Tutto ciò mentre si evidenzia una avanzata rosa che, lentamente e silenziosamente, sta occupando un suo meritato spazio senza il quale non ci sarebbero neppure le autorevoli rappresentanti che occupano posizioni di vertice nello Stato e nelle Imprese.
In altri termini il famoso “soffitto di cristallo” sta infrangendosi proprio sotto la spinta delle alte professionalità femminili?

E’ un inizio, grazie al loro talento ma anche al cambiamento economico dettato dalla mondializzazione.
La CIU, che rappresenta al CNEL ed a Bruxelles al Comitato Economico e Sociale Europeo CESE anche questa fascia di prestatori di lavoro nonché di operatrici economiche e professionali, presenta un “rapporto” dimostrando, con le cifre, la crescita della nuova energia rosa del Sapere ma anche la volontà di tutela dei loro interessi.

Le donne quadro sono passate negli ultimi sette anni da 79.956 a 132.190, con un incremento del 65%!L’avreste mai detto?

Solo nel primo trimestre del 2012, nonostante la crisi economica, l’incidenza in percentuale delle donne quadro, rispetto al totale della categoria, quasi mezzo milione di unità, è aumentata dell’1% raggiungendo il 28%!
Pertanto quasi un quadro su 3 è donna.Quali i fattori di questa avanzata?

Ne citiamo due: le trasformazioni del nostro sistema produttivo da manifatturiero all’economia della conoscenza e dei servizi, inclusi quelli professionali; in secondo luogo il prevalere, sull’energia muscolare, di nuovi fattori produttivi quali creatività, qualità, determinazione, competizione, sostenibilità e percezione del futuro, caratteristiche predominanti nelle peculiarità femminili.
Tutti elementi che stanno cambiando il nostro sistema di vita e di produzione di beni e servizi.

Ma non basta. Noi dobbiamo assecondare lo sviluppo delle potenzialità di queste professionalità superando l’attuale controproducente sistema di ordinamento contrattuale egualitario, ad esempio, con i “contratti di genere” e con i contratti per fasce di età, proposti dalla CIU, nonché pensando alla riorganizzazione delle professioni liberali.
Abbiamo ancora un sistema del lavoro frutto di un superato modello produttivo provinciale e chiuso al cambiamento, che va sostituito con proposte che provengono dalla cultura sociale europea e dall’apertura mentale all’internazionalizzazione.

Ecco i temi affrontati e presentati durante il Forum per la presentazione del Libro Rosa Donne Quadro, Professionals la contrattazione di genere e per fasce di età che sarà distribuito nel corso dell’evento.

Si terrà Giovedì 25 Ottobre 2012 ore 15,30 presso la sede del CNEL – Aula biblioteca in Viale David Lubin, 2 (Roma).

Di seguito il Programma:

Intervento del Vice Ministro del Lavoro Prof. Michel MARTONE

Presiede:
• Dr. Corrado ROSSITTO

Presidente Nazionale CIU, Consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo e del CNEL

Presentazione del rapporto:

• Prof. Giuseppe SACCO

Professore Ordinario di Relazioni e sistemi economici internazionali dell’Università Roma tre

Partecipano:

• Prof.ssa Maria Cristina CATAUDELLA

Professore Associato di Diritto del Lavoro

• Dr.ssa Livia di NARDO

Segretario Delegazione CIU – Belgio e Responsabile Giovani Quadri e Professionisti Junior

• Dr.ssa Laura FRASCHETTI

Responsabile Donne Quadro e Professionalità Femminili

Info
Tel.: 06.3611683 – 3200427
E-mail: segreteria@ciuonline.it

Maria Cimarelli

WMI

Le aziende che investono sulle donne | Piemonte

Le aziende piemontesi valorizzano la risorsa femminile? Con quali risultati?

Il viaggio di “è-quality” nelle imprese alla ricerca di quei fattori per cui parità è qualità affronta l’interrogativo a partire dal rapporto 2008/2009 sulla situazione del personale delle aziende piemontesi con oltre 100 dipendenti.

Giunto alla seconda edizione il percorso, voluto dalle Consigliere di Parità regionali in collaborazione con l’Osservatorio regionale del Mercato del lavoro, intreccia le voci delle aziende e delle donne che in queste operano a livelli di responsabilità mettendo a fuoco le leve che contribuiscono alla “crescita” delle donne in azienda. I dati delle aziende e i risultati del progetto é-quality sono raccolti in una pubblicazione rivolta alle aziende piemontesi per avvicinarle attraverso esempi e buone pratiche ai vantaggi di scelte e soluzioni, raccontate dalle aziende stesse, che possono favorire il cambiamento organizzativo nelle aziende.

La pubblicazione “è-quality – viaggio nelle aziende dove parità è qualità” sarà presentata venerdì 18 novembre in un evento pubblico alla presenza di aziende, manager e istituzioni.

A conclusione dell’evento le Consigliere di Parità regionali avv.Alida Vitale e avv. Franca Turco assegneranno il riconoscimento “Azienda che investe sulle donne” a: Centro Diagnostico Cernaia S.p.A. – Delgrosso S.p.A. – Associazione Gruppo Abele Onlus – Mondoffice – Staples S.r.l. – Sipra S.p.A. – Sistemi Soluzioni Informatiche e Telematiche S.p.A. – System Evolution S.r.l.
Per le buone prassi avviate in azienda sarà assegnato un riconoscimento anche alle aziende:
Ferrero S.p.A. – Gruppo Reale Mutua – Iren Energia S.p.A.

E’ richiesta l’iscrizione su modulo da inviare a:
Ufficio della Consigliera Regionale di Parità
e-mail: segreteriaCP@regione.piemonte.it
Tel. 011/ 432 4047 – 3821 •  Fax 011/ 432 3151

Programma

9.00   Accoglienza
9.30 Saluti istituzionali
9.45   Introduzione al progetto e presentazione della pubblicazione “é-quality”
10.00 I rapporti biennali sulla situazione del personale
10.10 Progetti e fonti di finanziamento per la conciliazione
10.20 Donne al Vertice. I diversi percorsi
10.40 Aziende a confronto.  Le aziende si presentano e si raccontano
12.30  Consegna  riconoscimento “Azienda che investe sulle donne”
12.50 Conclusioni

Sono invitate le Consigliere di Parità Provinciali e le partecipanti al focus group sul management al femminile.

Mamma e Lavoro | Mamme che vengono mandate via in azienda

Chi non ha letto le ultime informazioni estratte dal rapporto annuale ISTAT?

Ben 800.000 donne, con l’arrivo di un figlio, sono state costrette a lasciare il lavoro, perché licenziate o messe nelle condizioni di doversi dimettere. Un fenomeno che colpisce più le giovani generazioni rispetto alle vecchie e che è critico nel mezzogiorno, dove ”pressoche’ la totalita’ delle interruzioni puo’ ricondursi alle dimissioni forzate”. L’allarme e’ contenuto nel rapporto annuale dell’Istat ‘La situazione del paese nel 2010′.

Nel 2008-2009, si legge nel documento, circa 800.000 madri hanno dichiarato che nel corso della loro vita lavorativa sono state messe in condizione di doversi dimettere in occasione o a seguito di una gravidanza. Si tratta dell’8,7% delle madri che lavorano o hanno lavorato in passato e che sono state costrette dalle aziende a lasciare il lavoro, magari firmando al momento dell’assunzione delle ‘dimissioni in bianco’.

La cosa peggiore è che penso sia un numero altamente sottostimato, perchè ci sono tantissimi casi di mamme che non dichiarano le condizioni o le pressioni alle quali sono sottoposte per non parlare dei casi di dimissioni indotte.

L’occupazione femminile rimane stabile nel 2010, ma peggiora la qualità del lavoro e rimane la disparità salariale rispetto ai colleghi uomini (-20%). Cresce inoltre il part time involontario e aumentano le donne sovraistriute. I dati sul mondo del lavoro femminile in Italia sono contenuti nel rapporto annuale dell’Istat ‘La situazione del paese nel 2010′.  Un secondo fattore di peggioramento è dato dalla crescita del part time (+104 mila unita’ rispetto a un anno prima), ”quasi interamente involontaria e concentrata nei comparti di attivita’ tradizionali”.

Un ulteriore aspetto della qualità del lavoro concerne la disparità salariale di genere, che rimane notevole nel 2010. Infatti, la retribuzione netta mensile delle lavoratrici dipendenti e’ in media di 1.077 euro contro i 1.377 euro dei colleghi uomini, in termini relativi circa il 20 per cento in meno. Il divario si dimezza considerando i soli impieghi a tempo pieno (rispettivamente, 1.257 e 1.411 euro).

Cosa aspettiamo a fare massa critica e creare una lobby che dia voce ai problemi, metta in chiaro il nostro livello di professionalità e serietà?

WMI è qui per questo, ma devono essere le mamme a partecipare sempre più numerose per far sentire la loro voce.

Maria

FONTE: LABITALIA

Coaching Individuale alle Mamme di Working Mothers Italy

Inauguriamo questo 8 marzo 2011 l’offerta alle mamme di Working Mothers Italy di un pacchetto di Coaching Individuale.

La questione dell’equilibrio tra vita personale e vita lavorativa è un tema fondamentale per tutte le mamme che si orientano al successo nel lavoro e al benessere nella propria vita personale e nella famiglia. L’equilibrio tra questi due poli è portatore di vantaggio competitivo e di valore aggiunto per la mamma e per tutti coloro con cui si relaziona (per i figli, per il compagno e nei rapporti professionali). Un aspetto chiave nella vita professionale di molte persone, e non solo donne, è quello legato alla scelta di avere figli. Le aziende ed i datori di lavoro ancora si trovano in difficoltà a gestire le diverse barriere culturali ed organizzative che si verificano in questi contesti.

Il coaching è un processo di accompagnamento individuale, che si sviluppa attraverso una conversazione strutturata, finalizzato al raggiungimento di uno o più obiettivi personali e professionali. Stimola nell’individuo autoconsapevolezza riguardo alle azioni chiave da mettere in campo e alle capacità da sviluppare e agire per la realizzazione dei risultati desiderati e attesi. E’ una relazione professionale 1:1 attraverso la quale la mamma approfondisce il proprio apprendimento, la propria trasformazione, migliora la propria performance e la qualità della vita.

Il programma di coaching individuale per le mamme associate di WMI è stato appositamente pensato e realizzato per:
–      accompagnarle nella costruzione di un percorso di vita motivante e di successo che offra
loro un senso di completezza e di realizzazione sul fronte personale e professionale
–      supportarle nel bilanciare la propria vita professionale e quella personale
–      rientrare con successo nel mondo del lavoro nel caso lo abbiamo lasciato o perso in
occasione della maternità
–      sostenerle nella costruzione del proprio percorso di carriera
–      guidarle nel periodo di rientro al lavoro dopo la maternità, per ricoprire in modo efficace il
proprio ruolo, partecipare ai processi lavorativi e inserirsi nuovamente nel tessuto
professionale delle relazioni all’interno dell’organizzazione / dell’azienda in cui lavora
–      sostenerle nel processo di riorganizzazione e di integrazione delle priorità lavorative e di
vita personale nel momento del rientro al lavoro dopo la maternità.

Il programma si articola su pacchetti da 6 sessioni telefoniche della durata di 1ora ciascuna, precedute da una intervista finalizzata ad avviare il lavoro ed a creare un rapporto di fiducia tra coach e mamma.

Il valore del programma è di €850,00 ma l’offerta esclusiva riservata alle mamme associate di WMI per ogni pacchetto di coaching è di €280,00 (IVA inclusa).

In ogni incontro, la mamma identifica il focus della conversazione, mentre il coach ascolta e contribuisce attraverso l’osservazione e l’uso delle domande. Questa interazione crea chiarezza e attiva il cliente all’azione. Il coaching accelera i progressi del cliente offrendo l’attivazione di una importante concentrazione, del senso di responsabilità e della consapevolezza delle scelte.

Se sei interessata scrivici a: workingmothers.italy@gmail.com

citando nell’oggetto Coaching Individuale e ti risponderemo in pochissimo!

Ecco il profilo di Flaminia Fazi, responsabile in WMI del Programma di Coaching.

Vi aspettiamo!

Profilo del Coach

Flaminia Fazi è presidente di U2COACH srl, la prima coaching company fondata in Italia nel 2000.

In qualità di Executive Coach, Flaminia lavora in partnership con importanti aziende italiane e internazionali, affiancando il top management nelle aree dello sviluppo personale, del comportamento organizzativo, della gestione del cambiamento e realizzazione degli obiettivi.

Avendo cominciato la sua carriera di coach professionista nel 1999, ha sviluppato una importante esperienza negli anni anche nel life coaching, accompagnando molte donne lavoratrici nella loro sfida di bilanciare le proprie aspirazioni di carriera con la loro scelta di essere madri e di avere una famiglia.

Flaminia è consulente specializzata sui temi della leadership al femminile, della diversità e dell’inclusione, della maternità in azienda, della formazione e del coaching a supporto dei nuovi modelli organizzativi di impresa. Ha ideato progetti innovativi che hanno come tema centrale l’empowerment delle organizzazioni e del business. In particolare, Feed The Mom – Working Mom Coaching Programme®, un programma di intervento per le aziende lanciato nel 2003, che mira alla gestione “intelligente” dei talenti al femminile e all’inclusione della maternità nelle prassi organizzative; un programma che utilizza in particolare il coaching a sostegno della maternità e che ha introdotto il maternity o mom coaching in Italia, promuovendolo all’interno della comunità professionale dei coach e contribuendo direttamente al suo recepimento anche da parte delle istituzioni. Per il suo importante impatto sociale, Feed The Mom® è stato di grande interesse per i Media e per le istituzioni, e ha favorito le aziende clienti a vincere importanti riconoscimenti  nazionali come “Best Place to Work” e Premio NOI.

Maternità: a breve procedure di richiesta on-line

Ogni tanto una buona notizia!

Dovrebbe andare in porto nel giro di pochi mesi una nuova procedura On-line per le mamme lavoratrici che vogliano richiedere l’astensione dal lavoro durante la maternità tramite il Ministero del Lavoro.

Per la procedura attuale, intanto, vi segnalo il sito della Direzione Provinciale del lavoro (in particolare questo è il link per Roma)

http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/DPL/RM

dove potrete trovare nella sezione “Modulistica” le info e il modulo per presentare la domanda.

A presto!

Maria

DONNE & LAVORO in Umbria – Messaggia la sicurezza

Vi segnalo questa iniziativa tutta al femminile: il Concorso “Umbria donne e lavoro” che esiste ormai da sei anni per sensibilizzare l’opinione pubblica e le aziende sui temi della prevenzione e sicurezza per le donne nei luoghi di lavoro.

Le vincitrici del concorso riceveranno in premio un assegno rispettivamente di: 800 euro per il primo premio, 500 euro per il secondo premio, 300 euro per il terzo premio.

Quest’anno si è voluto privilegiare l’utilizzo del messaggio sia web che tramite cellulare.
L’iniziativa è rivolta in particolare alle donne protagoniste, dirette o indirette, di questi drammi. Insieme a loro si vuole proporre una riflessione a tutti, dal singolo alle Istituzioni, affinché ciascuno per il proprio ruolo, possa concorrere alla diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, perchè si adottino comportamenti corretti ed adeguati nella realtà che ci circonda.

Il concorso è aperto a tutte le donne, italiane e straniere, che hanno compiuto il quattordicesimo (14°) anno di età  alla data di scadenza della domanda di partecipazione.
La partecipazione al concorso  è gratuita.

Ma in cosa consiste?Nella composizione di una frase o di una breve riflessione, sotto forma di messaggio telefonico o web,  sul tema della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro, della lunghezza massima di 140 caratteri (per caratteri si intende l’intera battitura della frase, compresa la punteggiatura e la spaziatura tra una parola e l’altra).
Possono partecipare al concorso solo  messaggi scritti in lingua italiana.
Ogni autrice può partecipare con una sola frase inedita.

Tutti le frasi  dovranno pervenire mediante il sito  www.donneelavoro.it,  sezione “messaggi” o tramite SMS inviato  al numero 392 45 04 355  (al costo di un normale SMS secondo il proprio piano tariffario).
I messaggi dovranno pervenire entro e non oltre l’8 febbraio 2011.

Per la partecipazione tramite Internet:
attraverso il sito dedicato all’iniziativa www.donneelavoro.it, compilare il modulo contenuto nella sezione Messaggi inserendo le generalità dell’autore e la frase che si intende spedire e premere invio.

Una e mail di risposta confermerà la consegna avvenuta.
Per la partecipazione tramite SMS:
inviare un SMS al numero 3924504355 (al costo di un normale SMS secondo piano tariffario) indicando :
nome, cognome,data di nascita, residenza, recapito telefonico ed e-mail e, a seguire, chiusa tra virgolette (“) la frase che si intende far concorrere.
Una e mail o SMS di risposta confermerà l’avvenuta consegna.

Le frasi verranno poi pubblicate nella bacheca del sito www.donneelavoro.it e su Facebook.com /donneeelavo e su Twitter.com/donneelavoro, previa visione da parte dell’amministratore di sistema.

In bocca al lupo a tutte le Working Mothers e segnalateci i vostri messaggi!

Maria

Immagine e info: Donne & Lavoro

Premio a chi supporta la mamma e il lavoro: moms@work

Da Adnkronos:

“Prima attestazione ufficiale per ‘Moms@Work‘, servizio di Gi Group dedicato al reinserimento e alla valorizzazione professionale delle mamme e della flessibilità in azienda. Il progetto ‘Moms@Work’ ha, infatti, ottenuto una menzione speciale nella categoria imprese del Premio ‘Amico della Famiglia 2009’, award del dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del Consiglio dei Ministri, la cui cerimonia di premiazione si è svolta stamane presso la Biblioteca nazionale  a Roma.”

Congratulazioni a Cecilia e Anna per questo premio meritatissimo!

Maria C.

Roma, 17 dicembre 2010

Foto: Getty Images

Quota Rosa nei CdA: Approvazione alla Camera dei Deputati

Riporto il comunicato ASCA di poche ore fa sull’approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di legge sulle quote rosa nei Consigli di Amministrazione:

“Roma, 2 dic – ‘Oggi abbiamo fatto un passo in avanti decisivo per abbattere quel soffitto di  cristallo che  frena le possibilità delle lavoratrici italiane nei percorsi di carriera. L’approvazione  definitiva alla Camera della proposta di legge sulle cosiddette quote rosa nei consigli di amministrazione  e nei collegi sindacali delle aziende quotate da parte della Commissione Finanze ci rende felici e  determinati a proseguire in questa direzione’. Lo afferma Alessia Mosca deputato del PD e vicepresidente  di TrecentoSessanta, l’Associazione di Enrico Letta che ha fortemente sostenuto l’idea alla base della  proposta di legge. ‘Garantendo la presenza in questi organismi del genere meno  rappresentato per una  quota non inferiore a un terzo si consente l’effettiva diversita’ del  management, essenziale -spiega Alessia  Mosca- perche’ la produttivita’ migliori. E’ un successo  per il Paese, non solo per le donne. Anche sul  piano del metodo, abbiamo dimostrato che sulle questioni che toccano cosi’ profondamente l’interesse generale e’ possibile collaborare e costruire soluzioni utili a risolvere i problemi del Paese Ora la palla passa al Senato che ci auguriamo approvi con la stessa determinazione il provvedimento’

E’ un provvedimento che se passerà al Senato porterà delle conseguenze “rivoluzionarie” nell’assetto societario delle aziende e quello che ci auguriamo è che sia solo l’inizio di un percorso di consapevolezza e valorizzazione del ruolo professionale femminile in azienda.

In bocca al lupo!

Maria Cimarelli

Le otto regole per fare carriera in azienda e promuovere sè stesse

mamme regole carrieraDalla discussione aperta grazie a LetiziaMamma: Vuoi una Promozione?” ho estrapolato l’articolo che suggerisce e tradotto (…liberamente 😉 ..) per comodità in italiano:  Strategic Self Promotion: 8 rules for marketing yourself internally at your company

Le 8 regole strategiche per promuovere sè stesse internamente all’azienda

Regola #1: Capisci il tuo interlocutore

Che tu sia inserita nell’area Marketing piuttosto che nella funzione Finanza/Accounting ecc.. esiste un principio per fare marketing di sé stessi   fondamentale: impara a conoscere a chi ti rivolgi.

Questo è un aspetto fondamentale per soddisfare le esigenze di chi ti coordina e per fare carriera.

Il tuo manager preferisce comunicare per e-mail o verbalmente? Reagisce e apprezza di più le analisi e tabelle rispetto a report descrittivi? Si entusiasma di più di fronte ad un risparmio di costi aziendali piuttosto che ad un incremento di fatturato? In che momento della giornata è più disposto a feedback veloci piuttosto che a conversazioni? L’analisi di questi aspetti e conoscenza non potrà che aiutarti nel lungo periodo.

Regola #2: Crea uno schema regolare per la vostra comunicazione

Invece di sorprendere il tuo manager con una relazione sulle attività quando meno se lo aspetta – e sarà più probabile che se ne dimentichi – stabilisci uno schema regolare di comunicazione. Il primo pomeriggio del venerdì è in genere un buon momento, perché il vostro coordinatore potrebbe realmente avere il tempo per leggere e concentrarsi. Qualsiasi sarà il momento scelto, dovrai essere coerente di settimana in settimana. Nel tempo, il supervisore non solo saprà delle tue “buone news del venerdì”, ma effettivamente le aspetterà con piacere.

Regola # 3: Riporta solo il quadro generale.

Quando finalmente approccerai il tuo manager con gli aggiornamenti positivi, stai attenta a non inondarlo con i dettagli. Si è sempre in tempo a fornire più informazioni in un secondo momento, se richiesto. E c’è un altro vantaggio lasciando i dettagli ad una fase successiva: dà al vostro capo una scusa per convocarvi o fermarsi da te per un colloquio POSITIVO riguardo le tue prestazioni.

Regola # 4: Presenta i successi, ma resisti alla tentazione di abbellirli.

Una volta impostata un’efficace comunicazione con il tuo manager ed un appuntamento periodico di confronto, si può essere tentate di allargare i confini e confondere la linea di demarcazione tra ciò che è previsto nel tuo ruolo e quello che è considerato un risultato straordinario. Resisti alla tentazione di sottolineare che hai raggiunto il tuo obiettivo di Fatturato per l’anno, o che hai completato un grande progetto in tempo, o che un documento di pianificazione sul quale hai lavorato per diversi mesi è ora pronto. Per quanto difficoltose queste attività potranno essere, non dimenticare che sono una parte prevista dal tuo ruolo e lavoro.

Regola # 5: se non ti senti di sostenere un’affermazione/studio o non ci credi al 100% non citarla

I piccoli imprenditori, come anche gli amministratori delegati, sono estremamente sospettosi rispetto alle buone notizie. Forse è perché sono stati delusi tante volte in passato. Si può essere certi al 100% che chi riceverà  il tuo report positivo, di volta in volta, dubiterà, sviscererà e discuterà i dettagli con voi. Se non ti senti certa e sicura del tuo report/analisi e della sua presentazione alla persona che rappresenta la tua azienda, non mostrarlo finché non ti sentirai sicura e lavoraci su meglio.

Regola # 6: Usa tabelle e grafici a colori.

Se vuoi che il tuo manager legga realmente quello che stai realizzando a valle delle sue richieste, cerca di evitare lunghe relazioni scritte, i documenti con paragrafi e anche report con frasi lunghe. Presenta, quando possibile, le informazioni in un formato succinto basato su tabelle e grafici, facile da controllare, comprendere e assorbire. E in mancanza di tabelle e grafici, non sottovalutare le potenzialità di una e-mail con una breve lista di punti salienti. Conosciamo tutti nel corso della nostra vita una persona che invia lunghissime e-mail che solitamente cancelliamo o archiviamo, perché il messaggio è di solito troppo lungo da leggere. Non diventare quella persona!Un tocco di colore di tanto in tanto (senza esagerare) nelle tue presentazioni e grafici indicherà immediatamente al vostro manager che le tue informazioni sono importanti, e che hai messo tempo e sforzo per realizzarli.

Regola # 7: cogli l’occasione per fare bella figura agli occhi del tuo manager

Stai cercando un modo sicuro affinché il tuo manager sia entusiasta di ricevere i tuoi aggiornamenti periodici? Focalizzati nel fornirli in tempo, in report ben stringati e ben formattati che possa utilizzare per sponsorizzarti con il SUO manager e altri del management. Quando crei un report o documento poniti la domanda “Basandosi sul contenuto e formato del report, potrà essere utilizzato dal mio manager come documento di presentazione al direttore generale (o per il CdA)? Se la risposta è no, impegnati di più e lavoraci meglio. Un buon dirigente o CEO può, ovviamente, completare il tuo lavoro e portarlo ad un livello alto…ma un buon collaboratore può trovare il modo per far fare bella figura in azienda o in un progetto al suo manager.

Regola # 8: Esponiti di là della tua area/divisione

Il tuo supervisore diretto non è l’unica persona verso la quale “fare marketing di sé stessi”. Non esiste un divieto nel menzionare i tuoi successi e quelli della tua area al di fuori della tua divisione.

I tuoi colleghi di altre aree di oggi potrebbero essere i tuoi futuri colleghi di area o addirittura i tuoi futuri manager o anche buoni contatti in un’altra azienda perciò più la gente sa che sei molto brava in quello che fai, meglio è.

Cosa ne pensate? Potrebbero essere utili?

Maria