Post con tag: ‘Mamme e Lavoro’

Formazione|Per l’8 Marzo..Borse Di Studio per diventareCoach!

Sempre più donne scelgono la professione di coach per avviare un’attività autonoma, in linea con le proprie aspirazioni e i propri obiettivi di carriera.

Del resto, se a rivolgersi ai coach sono soprattutto manager uomini, a svolgere la professione sono prevalentemente le donne: circa il 60% di esse infatti, scelgono di specializzarsi nel coaching. Il dato significativo,emerge da una ricerca condotta in ambito internazionale dal network PricewaterhouseCoopers, n collaborazione con l’ICF (International Coach Federation).

Per esercitare la professione di coach è richiesta una formazione specifica al coaching, cui si può accedere con qualsiasi titolo di studio. Il background culturale e lavorativo dei coach professionisti è molto vario. Tuttavia, per svolgere la professione è fondamentale che la formazione ricevuta risponda ad elevati standard di qualità.

Il Master in Corporate e Business Coaching di U2COACH, è il primo programma sviluppato in Italia certificato ACTP (Accredited Coaching Training Programme) da ICF. La formazione alla professione di coach prevede 161 ore di formazione e supervisione, strutturata su 2 livelli propedeutici.

Il primo livello, Accreditation, è introduttivo sulle metodologie e gli strumenti del coaching, sulle linee guida dell’etica del coaching e gli standard professionali, mentre il secondo, Professional Certification, mira all’approfondimento e specializzazione delle tecniche di coaching applicate ai contesti aziendali e organizzativi. E’ previsto un esame finale, teorico e pratico, al termine di ogni modulo.

Il costo del Master in Corporate e Business Coaching di U2COACH è di 6300,00 + Iva.

Iscriviti a PinkRoma e invia il tuo Curriculum Vitae entro il 18 marzo 2012.
PinkRoma.it mette a disposizione di tutte le sue iscritte, borse di studio a copertura parziale della quota di iscrizione per un valore di 950,00 euro ciascuna. E’ prevista inoltre una selezione, tra tutte le candidate, per l’assegnazione di 1 borsa di studio a copertura parziale della quota d’iscrizione, del valore di 1250,00 euro, cui sarà aggiunto un pacchetto di 5 sessioni individuali di coaching del valore di 750,00 euro.
Per candidarsi è necessaria una forte motivazione a specializzarsi in questo settore professionale. Inviate il vostro cv (previa iscrizione obbligatoria) a Pink Roma.

Criteri e processo di selezione:

a) La commissione di valutazione è formata da Flaminia Fazi, Paola Guerci e Maria Cimarelli.

b) Verranno scelti cinque profili con Curriculum Vitae meritevoli in base al percorso scolastico e/o esperienze maturate che accederanno al colloquio individuale motivazionale.

c) Tra i cinque profili intervistati verrà selezionato il profilo più meritevole in base al giudizio maturato in sede di colloquio dalla Commissione.

Per partecipare alla selezione:

1) Iscriviti a PinkRoma.it (l’iscrizione è gratuita, se già non fossi iscritta) cliccando qui

2) Invia il tuo Curriculum Vitae (con il consenso al trattamento dei dati personali sottoscritto) alla email: partecipa@pinkroma.it

Tempistica:

a) La scadenza di partecipazione alla selezione è il 18 marzo 2012

b) I cinque profili scelti saranno intervistati entro il 20 marzo 2012

c) La candidata prescelta per la borsa di studio sarà informata entro il 21 marzo 2012

d) Il Corso inizierà il 24 marzo 2012.

La presente agevolazione è legata al saldo della quota di partecipazione al Master in 4 rate.

Formazione|Borse di studio WMI Master “Lavoro, Famiglia e Leadership Femminile”

Al via il 3° master universitario

in

“Lavoro, Famiglia e Leadership Femminile”

Prenderà il via il prossimo 26 gennaio la terza edizione del Master Universitario Europeo per la costruzione di una nuova cultura organizzativa “mother & family friendly”.

Working Mothers Italy mette a disposizione tre borse di studio a copertura parziale del costo del Master (per il 50% del costo paria 750 euro per Borsa di Studio) per le mamme iscritte al sito.

Verranno selezionate le mamme che invieranno il proprio Curriculum Vitae entro il 22 gennaio 2012 

tramite email a workingmothers.italy@gmail.com.

L’idea di un Master universitario su un tema tanto attuale quanto problematico nasce da un’esigenza specifica: nonostante si parli molto di politiche che favoriscano la conciliazione dei tempi familiari e di lavoro, non esiste ancora una vera e propria cultura che rivaluti la famiglia considerandola portatrice di interessi all’interno dell’azienda. La sempre maggiore presenza delle donne in tutti gli ambiti lavorativi e professionali sta modificando il modello organizzativo e gestionale del lavoro verso paradigmi sempre più flessibili in termini di spazio e di tempo.

L’analisi di tali cambiamenti, i vantaggi competitivi e le specificità dei nuovi modelli che ne derivano, sono oggetto di studio specifico del Master che promuove una cultura organizzativa incentrata sulla persona per favorire un più equilibrato rapporto fra “vita familiare” e “vita lavorativa” in una prospettiva di valorizzazione delle risorse femminili e di perseguimento del benessere della famiglia.

Di tutto questo e molto altro si riflette al Master in “Lavoro, famiglia e leadership femminile”, il primo master universitario europeo interamente dedicato allo studio e alla ricerca di nuove soluzioni alle problematiche della conciliazione famiglia e lavoro, promosso dall’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con la Swiss School of Management e Fidelis International Institute, e con il patrocinio morale di Manager Italia Roma.

Il Master  è rivolto a tutti coloro che si occupano di organizzazione e di sviluppo del potenziale umano all’interno di qualsiasi contesto organizzativo e a chi  crede nel valore del potenziale femminile e vuole prenderne consapevolezza.

Le iscrizioni sono aperte fino al 23 gennaio 2012.

 

Per info: www.uprait.org

Tel. 06.66543903 – Email: issdonna@upra.org

IL DESIDERIO DI LAVORARE E AVERE FIGLI: PERCHE’ RESTA UNA QUESTIONE PRIVATA?

 Vi segnalo un incontro che reputo interessante e serio per tutti i genitori milanesi:

 
“IL DESIDERIO DI LAVORARE E AVERE FIGLI: PERCHE’ RESTA UNA QUESTIONE PRIVATA ?”

Da tempo si parla di conciliazione, tanto che la parola è diventata vecchia ancora prima che l’argomento sia stato davvero affrontato.

Alcune di noi hanno preferito parlare del doppio desiderio di esserci con i figli e sul lavoro, secondo la propria misura, che può variare nel corso della vita. Ma questa scelta di libertà contrasta con i modelli dominanti dell’economia e della società.

 

 

ALLORA CI CHIEDIAMO

Perché l’esperienza delle madri (e dei padri) non è (ancora) diventata parola pubblica preziosa per contribuire a rendere economia e organizzazione del lavoro più sensate?

Perché il desiderio di nuove modalità di lavoro e di un nuovo modo di vivere la maternità (e la paternità), che circola nei blog e negli scambi tra mamme in internet, faticano a tradursi in pensiero e azioni collettive?

Proponiamo un confronto non-virtuale, nella piazza dell’”Agorà del lavoro” che metta al centro il duplice desiderio di lavorare ed avere figli. Siamo convinte che l’esperienza e il sapere di chi sperimenta sulla sua pelle cura e lavoro retribuito, se condivisi, possano portare nuova consapevolezza e nuovo sapere per tutti e quindi forza, idee e coraggio per modificare l’esistente.

INVITIAMO QUINDI CALOROSAMENTE

Madri (e padri) che abbiano voglia di partecipare e intervenire liberamente, portando la propria esperienza.

Siete tutte e tutti invitati

 

per incontrarsi ribellarsi progettare

accade a Milano

il 30 gennaio 2012 dalle 18,30 alle 21

L’AGORÀ DEL LAVORO  

Viale D’Annunzio, 15

tram 2 e 14 P.za General Cantore; 3 e 9 P.za 24 Maggio

metro 2 Sant’Agostino

A presto!

Maria Cimarelli

Mamme nella Rete|Cosa chiederesti al Premier Monti?

Riportiamo con molto piacere l’iniziativa di Mamme nella Rete per coinvolgervi su proposte da inviare al Governo Monti per migliorare la condizione professionale delle mamme lavoratrici.

Spero raccoglierete l’invito all’iniziativa in partnership con WMI!

Eccola di seguito:

“In questo periodo, che dovrebbe essere di festa, molte famiglie hanno dovuto stringere la cinghia e risparmiare sui regali per i bambini e sui festeggiamenti per l’anno nuovo. Abbiamo visto in Tv le lavoratrici della OMSA, licenziate dopo due anni di lotte, con un telegramma inviato la sera prima di capodanno; abbiamo sentito di padri di famiglia che protestavano per non perdere il lavoro sui tetti di Roma; abbiamo ascoltato, a reti unificate, i nostri governanti chiederci sacrifici, pazienza e coraggio, per riempire le casse di uno stato che da anni sembra non far nulla per salvare le casse delle famiglie.

Non per ultimo l’Istat ha reso pubblici, il 28 dicembre, i dati della Ricerca sulla prospettiva demografica, secondo i quali,  fra 50 anni ci saranno 6 anziani ogni 10 persone attive, numeri simbolo di un paese in cui non si fanno più figli.

Ma perché la nostra è una nazione in cui no si crede nel futuro? Di chi è la responsabilità e cosa si può realmente fare?

Sempre più difficile è la condizione delle donne, licenziate per prime, costrette a firmare dimissioni in bianco alla stipula del contratto di assunzione, nel caso rimangano incinta, che lasciano spesso il lavoro, una volta diventate mamme, perché non sanno a chi lasciare i figli o perché non hanno i soldi per pagare gli asili nido. Sempre secondo l’Istat, infatti, quattro donne su dieci interrompono il lavoro per prendersi cura dei figli.

Il dato è contenuto nel Rapporto sulla oscillazione tra lavoro e famiglia, in cui 702 mila occupate con figli minori di 8 anni, dichiarano di aver interrotto l’attività lavorativa per almeno un mese dopo la nascita del figlio più piccolo (il 37,5% del totale delle madri occupate). Uno squilibrio che incide sul livello dell’occupazione femminile e costituisce un caso particolare della più generale tendenza a far gravare sulle donne la responsabilità della cura dei figli. Tra le madri che hanno fra i 25-54 anni, la quota di occupate è infatti pari solo al 55,5%, contro il 90,6% dei padri.

Secondo l’Istat, l’ostacolo per il lavoro a tempo pieno di 204 mila donne occupate part time (il 14,3%) e per l’ingresso nel mercato del lavoro di 489 mila donne non occupate (l’11,6%), sarebbe la mancanza di servizi di supporto nelle attività di assistenza.

Questi dati, quelli relativi all’anzianità, la crisi economica e le questioni legate al lavoro delle donne sono fattori strettamente legati fra se e che incidono profondamente sulle difficoltà dell’Italia. In un paese in recessione e con criticità finanziare da anni, per una famiglia è necessario che lavorino due persone, ma se lo stato non offre aiuti per favorire l’assistenza gratuita o a basso costo per i figli piccoli, la mamma sarà costretta a rinunciare parzialmente o totalmente al lavoro, ritrovandosi così in situazione di ristrettezza economica che si rifletterà su tutto il nucleo famigliare. Al contrario, molte delle donne che decidono di dedicarsi alla carriera si trovano costrette a rinunciare alla famiglia.

È così che il nostro paese invecchia e si impoverisce sempre più! La condizione delle donne, delle lavoratrici e delle mamme lavoratrici è per questo, a nostro avviso, centrale per la risoluzione della decadenza generale che coinvolge tutti gli aspetti della nostra società.

In una recente intervista a un quotidiano nazionale, Maria Cecilia Guerra, sottosegretario al Welfare, ha dichiarato:

« l’Italia ha il primato della povertà dei minori. Quello dell’uomo che porta il reddito è un modello che non regge più, per motivi economici e per motivi culturali. Si deve rendere possibile alle persone, donne e uomini, di lavorare, di riprodursi, di prendersi cura degli anziani e dei bambini (…) bisogna agire in due direzioni: i servizi, la cui mancanza è un ostacolo per il lavoro a tempo pieno delle donne, e l’organizzazione dei tempi di lavoro. Sotto questo aspetto si tratta di una evoluzione culturale, bisognerebbe recuperare flessibilità negli orari, poter uscire prima e entrare dopo a lavoro, recuperare le ore perse in un altro giorno e così via. Anche in un periodo di scarse risorse economiche sarebbe utile coinvolgere e sensibilizzare le imprese...».

E ora chiediamo a voi mamme lavoratrici, mamme che avete rinunciato al lavoro: che cosa può e deve fare il governo Monti per lo sviluppo e il supporto alle famiglie? Inviateci la vostra proposta!

Lasciaci le tue idee, le tue proposte

Aspettiamo i vostri feedback!


Maria Cimarelli

Formazione|Master in Gender Equality e Diversity Management

FGB Learning, in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini e InGenere.it, presenta il primo Master in Italia in Gender Equality e Diversity Management.

Sono aperte le iscrizioni per il percorso formativo che inizierà il 16 marzo 2012 a Roma e si propone di qualificare professionisti capaci di leggere i bisogni delle organizzazioni pubbliche e private e di progettare soluzioni che valorizzino la prospettiva di genere.


Valorizzare tutti i talenti nelle organizzazioni, promuovere una partecipazione equilibrata tra uomini e donne, incoraggiare le pari opportunità a tutti i livelli ed eliminare le discriminazioni: si tratta di priorità che le organizzazioni pubbliche e private più innovative e competitive cominciano a vedere con chiarezza. Adeguare le strutture organizzative (imprese ed enti pubblici) alle nuove tendenze ed agli standard normativi nazionali ed europei richiede nuove figure professionali in possesso di conoscenze teoriche e capacità operative di alto livello.

Professionisti/e che sappiano leggere le realtà presenti e progettare il cambiamento.

FGB Learning propone un Master che risponde a queste esigenze, formando professionisti/e capaci di leggere i bisogni di Gender Equality e Diversity Management delle organizzazioni e di progettare soluzioni che valorizzino i diversi talenti, con particolare attenzione alla prospettiva di genere.

Il Master in Gender Equality e Diversity Management, infatti, sviluppa competenze tecniche e metodologie applicate, permette di rafforzare le reti di contatti nel mondo del lavoro grazie alle organizzazioni partner e consente di acquisire concrete capacità di progettualità attraverso le attività di project work.

Tutti i partecipanti, guidati da tutor e senior project manager, lavoreranno su due tipologie di progetti in cui poter applicare le nozioni apprese grazie alle lezioni teoriche ed alle testimonianze di professionisti del settore: progetti di policy, mirati ad un possibile finanziamento europeo, e progetti volti allo sviluppo di interventi di opportunità in azienda.

Grazie a quest’approccio innovativo i/le partecipanti potranno sviluppare capacità immediatamente spendibili nel mercato del lavoro ed avranno una rete di contatti con cui instaurare sin da subito rapporti di collaborazione.

Rivolto a operatori/trici e professionisti/e che, già inseriti in un contesto lavorativo, desiderino approfondire e perfezionare le proprie conoscenze il corso è aperto anche a neo laureati/e che intendano intraprendere la professione di esperta/o di politiche di pari opportunità e diversity management. Il percorso formativo del Master si articola in cinque macro-aree, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per conoscere, progettare, valutare e comunicare le politiche di Gender Equality e Diversity Management.

A completamento del percorso formativo, il Master prevede servizi di placement e career counseling su misura, per offrire a ciascun partecipante significative opportunità di progressione nel mondo del lavoro e per inserirsi nelle organizzazioni attraverso stage in Italia ed in Europa.

A ciascun partecipante, a seconda del livello di esperienza in entrata e dei risultati del corso in uscita, verrà offerta la migliore opportunità di stage e di coinvolgimento in attività progettuali, attraverso la collaborazione con le organizzazioni partner del corso.

Per maggiori informazioni sul Master visita il sito di FGB Learning.

Maria Cimarelli

Le aziende che investono sulle donne | Piemonte

Le aziende piemontesi valorizzano la risorsa femminile? Con quali risultati?

Il viaggio di “è-quality” nelle imprese alla ricerca di quei fattori per cui parità è qualità affronta l’interrogativo a partire dal rapporto 2008/2009 sulla situazione del personale delle aziende piemontesi con oltre 100 dipendenti.

Giunto alla seconda edizione il percorso, voluto dalle Consigliere di Parità regionali in collaborazione con l’Osservatorio regionale del Mercato del lavoro, intreccia le voci delle aziende e delle donne che in queste operano a livelli di responsabilità mettendo a fuoco le leve che contribuiscono alla “crescita” delle donne in azienda. I dati delle aziende e i risultati del progetto é-quality sono raccolti in una pubblicazione rivolta alle aziende piemontesi per avvicinarle attraverso esempi e buone pratiche ai vantaggi di scelte e soluzioni, raccontate dalle aziende stesse, che possono favorire il cambiamento organizzativo nelle aziende.

La pubblicazione “è-quality – viaggio nelle aziende dove parità è qualità” sarà presentata venerdì 18 novembre in un evento pubblico alla presenza di aziende, manager e istituzioni.

A conclusione dell’evento le Consigliere di Parità regionali avv.Alida Vitale e avv. Franca Turco assegneranno il riconoscimento “Azienda che investe sulle donne” a: Centro Diagnostico Cernaia S.p.A. – Delgrosso S.p.A. – Associazione Gruppo Abele Onlus – Mondoffice – Staples S.r.l. – Sipra S.p.A. – Sistemi Soluzioni Informatiche e Telematiche S.p.A. – System Evolution S.r.l.
Per le buone prassi avviate in azienda sarà assegnato un riconoscimento anche alle aziende:
Ferrero S.p.A. – Gruppo Reale Mutua – Iren Energia S.p.A.

E’ richiesta l’iscrizione su modulo da inviare a:
Ufficio della Consigliera Regionale di Parità
e-mail: segreteriaCP@regione.piemonte.it
Tel. 011/ 432 4047 – 3821 •  Fax 011/ 432 3151

Programma

9.00   Accoglienza
9.30 Saluti istituzionali
9.45   Introduzione al progetto e presentazione della pubblicazione “é-quality”
10.00 I rapporti biennali sulla situazione del personale
10.10 Progetti e fonti di finanziamento per la conciliazione
10.20 Donne al Vertice. I diversi percorsi
10.40 Aziende a confronto.  Le aziende si presentano e si raccontano
12.30  Consegna  riconoscimento “Azienda che investe sulle donne”
12.50 Conclusioni

Sono invitate le Consigliere di Parità Provinciali e le partecipanti al focus group sul management al femminile.

mamme imprenditrici e libere professioniste| Video 3°aperitivo a Roma!


Come annunciato si è svolto il 3° aperitivo per le mamme in proprio!

E’ stata una serata particolarmente informale, in un ambiente interessante con la presenza di Romeo Ciminello, docente e esperto in finanza, certificazione etica e start-up di aziende. Per i prossimi aperitivi saremo ospiti di entità che organizzano eventi e giornate interessanti per i bambini e le famiglie.

Avete partecipato in molte e con rinnovato entusiasmo, i feedback sono stati molteplici e interessanti.

Stiamo lavorando per pianificare altri incontri e proposte di percorsi in linea con quanto emerso durante la serata e le vostre segnalazioni.

Nel frattempo per chi si fosse perso l’aperitivo inseriamo di seguito il video girato da Mamme Nella Rete che ci ha seguito durante la serata!

A presto e buona visione,

Maria

mamme imprenditrici e libere professioniste| 3°aperitivo a Roma!

Decidere di avviare una propria attività imprenditoriale, in particolar modo per le donne, rappresenta un momento di cambiamento, una presa di coscienza delle proprie competenze, quelle possedute e da acquisire, la ricostruzione di un’identità professionale nuova, lo sviluppo di un progetto con fattori di rischio non solo in termini economici ma anche di stima di sè.

La possibilità di occuparsi di questi aspetti consente di dare spazio alla riflessione appropriata e necessaria sull’idea embrionale. La spinta, la motivazione al fare impresa si scontra con aspetti critici sotto tanti punti di vista: è il settore giusto? E’ un’idea vincente? Quanto costerà realizzarla? Quali sono le difficoltà burocratiche?

Dedicare il giusto tempo alle valutazioni, alla raccolta di informazioni, a capire il cambiamento che si sta mettendo in atto e ad iniziare a scrivere il proprio Business Plan è il modo migliore per iniziare questa avventura.

Vi aspettiamo per il 3° aperitivo romano tra mamme che sono o vorrebbero mettersi in proprio!

Quando
Roma, giovedì 27 Ottobre ore 18:30
Durata prevista: 2 ore/2 ore e mezzo

Dove
Lounge Bar presso
AXEL – La pista del ghiaccio di Roma
Piazza Antonio Mancini
http://www.axelroma2.it/

Chi
Saranno presenti: Maria Cimarelli e (come testimonianza imprenditoriale) Daniela Campanella – Pl@n Events srl

Obiettivi

Quali sono le problematiche che ruotano intorno al tema del “fare impresa” per le mamme (MomPreneur)? Vogliamo supportarvi nella riflessione sulle motivazioni e sugli skill di chi vuole diventare imprenditrice in modo che ogni mamma possa verificare la propria congruenza rispetto all’idea imprenditoriale.

Daremo informazioni circa i principali servizi/siti dove trovare approfondimenti sui meccanismi dei finanziamenti alle imprese.
Un’imprenditrice, Daniela Campanella, testimonierà la sua esperienza nell’avvio e consolidamento di una società di organizzazione eventi.

Programma
1. Perchè? La motivazione alla scelta di avviare impresa. La necessaria riflessione circa la rispondenza della scelta imprenditoriale rispetto alle aspettative che ciascuna nutre.
2. Chi? Il profilo dell’imprenditrice: quali skill e quali competenze entrano in gioco nella scelta imprenditoriale.
3. Cosa? La scelta di prodotti/ servizi/ mercati; l’opzione del franchising. Spesso si ha chiaro il settore e meno i prodotti/ servizi oggetto della propria impresa.
4. Come? La formula da scegliere, e con chi eventualmente avviare una società. Statisticamente le società incontrano criticità più spesso quando non hanno opportunamente definito ruoli e funzioni dei soci.
5. Quanto? Il capitale per l’avvio: i finanziamenti. Chiariremo se i finanziamenti pubblici sono davvero accessibili e come, eventualmente, inoltrare le domande.
6. Testimonianza Daniela Campanella: Caso di successo di una mamma che oggi è un’imprenditrice di successo.
Q&A: Risponderemo alle vostre domande, dubbi e perplessità.

Costo
Prenotando in anticipo: 8 euro
Presentandosi all’aperitivo: 15 euro

Come partecipare
1) Iscrivendosi entro il 26 ottobre inviando una mail a: workingmothers.italy@gmail.com
e pagando il costo dell’aperitivo di 8 euro con modalità on-line:


oppure

2) Presentandovi direttamente il giorno dell’aperitivo con un costo di 15 euro.

Vi aspettiamo!

Mamma e Lavoro | Baby Sitter, badanti o altre figure cercasi?

E’ da tanto che stiamo raccogliendo le vostre richieste per la ricerca di baby sitter, badanti, assistenti per lo studio, per gli anziani, per i vostri amici a quattro zampe … ed è veramente dura, soprattutto all’inizio, rispondervi con un supporto serio e  …”a prova di mamma”!

Quindi abbiamo selezionato e concluso una partnership per voi con una struttura seria, creata da una mamma come voi che ha raccolto le esigenze che si è trovata lei stessa per prima a dover gestire cercando una risposta valida, concreta e seria.

SitterLandia sarà il nostro primo step di supporto per le vostre esigenze.

Perché scegliere Sitterlandia?
Semplice:  puoi accedere ad un’ampia banca dati di sitter in tutto il territorio nazionale.

Danno gli strumenti per trovare facilmente la persona giusta per te e la tua famiglia.
Il loro sistema di ricerca ti permetterà di ricercare la sitter perfetta utilizzando oltre 100 criteri di ricerca oppure pubblicare il tuo annuncio in maniera semplice ed efficace attraverso una procedura guidata lasciando che siano le sitter a candidarsi alla tua offerta di lavoro.

Sicuro: nessuno è più qualificato di te per sapere qual è la soluzione migliore per la tua famiglia.
Per guidare la mamma attraverso il processo di assunzione, c’è un sistema unico di selezione, che include un controllo delle competenze, referenze e opinioni degli altri utenti che ti assicurerà di ottenere immediatamente le informazioni necessarie per trovare una perfetta corrispondenza con le tue esigenze.

Aggiungo… Equo, nel senso che la possibilità di testare per 7 giorni l’effettiva presenza di persone con i profili ricercati nella zona di riferimento fa si che non ci si debba iscrivere al buio e soprattutto sostenendo costi mediamente bassi.

E’ un’opportunità:

Se stai cercando lavoro e hai un profilo in linea, non sottovalutare l’opportunità di far parte del team !!!

Costi:

Come socie iscritte all’associazione Working Mothers Italy potete accedere alla nostra pagina dedicata.

WMI non ricava nessun tipo di fee/quota da questa partnership per lasciare alle mamme iscritte all’associazione il maggior beneficio possibile in termini di sconti come di seguito:

Quota Mensile: 16€ (invece di 20€ con un risparmio per le socie WMI del 20%)

Quota Trimestrale: 38,40 €  (invece di 48€ con un risparmio per le socie WMI del 20%)

Quota Annuale: 80€  (invece di 120€ con un risparmio per le socie WMI del 34%)

oltre alla possibilità di un periodo di prova di 7 giorni.

Vi invitiamo a provare e mandarci i vostri feedback in merito proprio per avere l’ulteriore conferma e riscontro di questo servizio!

Maria

Team WMI

Mamme Imprenditrici e Libere Professioniste – Testimonianze | Laura di Mamme Fanno Impresa

Come anticipato, vi parleremo di soluzioni per mettersi in proprio. Un’opzione importante è aderire ad un’iniziativa di Franchising, quindi vi segnaleremo quelle che secondo noi sono le piu’ efficaci e affidabili portando anche delle testimonianze di mamme che si sono “lanciate” in nuove avventure!

Si chiama Laura, è di Abbiategrasso, ed accoglie il team di Mamme Fanno Impresa di Preca Brummel sulla porta di quello che sarà il suo futuro  negozio, con un gran sorriso. Un saluto, qualche scambio di battute e il ghiaccio è rotto, Laura racconta la sua avventura. Si vede subito che questo progetto è per lei davvero importante e ci si sta buttando con entusiasmo e determinazione.

Laura è mamma di tre bimbi e fino alla terza maternità ha lavorato come team leader nel call center di una grande azienda di telefonia. Dopo la nascita del terzo figlio, la svolta: voleva trovare un’attività che le permettesse di stare più vicina ai bimbi e alla famiglia.

Così, dopo aver letto di questo progetto su un giornale femminile è scattata la molla: era proprio quello che stava cercando e cioè un lavoro indipendente, che desse soddisfazioni, senza rinunciare alla cura della famiglia. Sa bene che gestire un negozio è impegnativo, ci si deve mettere anima e corpo, ma dà la possibilità di un lavoro autonomo, vicino a casa, vicino all’asilo dei bambini… Certo è importante poter contare sull’aiuto di qualcuno come una nonna…

Mentre racconta, Laura è contenta e si vede, ma non è sempre stato così, ci sono stati anche momenti di tensione e sconforto. In particolare la ricerca del negozio ha richiesto più tempo del previsto e anche se il supporto di Preca Brummel non è mai mancato, Laura è arrivata a dubitare che sarebbe riuscita a realizzare il suo sogno.
E poi la bella notizia, il negozio giusto è arrivato e ora si lavora per l’inaugurazione di settembre. Adesso la aspetta un’estate intensa in cui “dirigere” i lavori per allestire il negozio.

Ecco  il video in cui Laura racconta la sua avventura e conclude con un consiglio per tutte le mamme aspiranti imprenditrici!

E voi che mamme in proprio siete o vorreste essere?

Maria

WMI Team