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Iniziative |L’Italia favorisce il family planning?

Recentemente alcune notizie hanno riportato l’Italia all’800: tornano i figli della ruota… una donna immigrata sviene in strada, nella borsa trovato un feto…in crescita le gravidanze di adolescenti… aumenta l’infertilità maschile e femminile dovuta a malattie trasmesse sessualmente in giovane età…

E nessun media che abbia posto l’accento sul fatto che nelle nostre scuole non esiste educazione sessuale e che adolescenti, giovani e donne immigrate non hanno accesso a informazioni e servizi per la contraccezione moderna.

Oggi, 11 luglio, è la Giornata mondiale della popolazione e si svolge a Londra il Summit sul Family Planning – organizzato dalla Bill and Melinda Gates Foundation e dal Dipartimento britannico per la cooperazione internazionale, DFID, con il sostegno tecnico del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, UNFPA – per lanciare un’iniziativa che renda disponibili per il 2020 servizi di contraccezione moderna a 120 milioni di donne nei paesi in via di sviluppo.

Sono la metà di tutte quelle donne che vorrebbero evitare o ritardare una gravidanza e non hanno accesso a servizi per la contraccezione.

Circa 800 donne muoiono ogni giorno per cause legate ad una gravidanza spesso indesiderata. Inoltre 1,8 miliardi di giovani stanno entrando nell’età riproduttiva, troppo spesso senza le conoscenze, le competenze ed i servizi di cui hanno bisogno per proteggersi da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.

Il governo italiano è assente dal Summit.


In questa occasione AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, lancia la campagna “Paper Dolls” per far conoscere un metodo efficace di family planning: il preservativo femminile.


Si tratta di una campagna che riguarda i paesi meno avanzati ma che può essere utile anche nel nostro.

Il condom femminile esiste da oltre quindici anni ma è poco noto e di non facile reperibilità, anche a causa dell’elevato costo, che può arrivare anche a superare di 30 volte il prezzo di quello maschile. Eppure è un metodo di prevenzione largamente accettato tra uomini e donne e dove è stato possibile sperimentarlo la sua efficacia è garantita.

Il preservativo infatti fornisce una doppia protezione, contro gravidanze indesiderate e contro le malattie sessualmente trasmissibili. Ma il vantaggio più importante è il controllo che le donne possono avere sul proprio corpo e la propria sessualità. Rendendosi autonome da ogni negoziazione sull’uso della contraccezione le donne sono meno vulnerabili.

Anche Working Mothers Italy ha aderito alla Campagna Paper Dolls, come potete vedere nelle foto in “Girotondo“, vede protagonista Zawadi, una bambola di carta, il cui nome significa “dono” in Swahili, e i suoi tre amici, Juan, Aurora e Sookjay che stanno viaggiando in tutto il mondo e da oggi anche in Italia, per comunicare l’importanza del preservativo femminile.

Le persone possono scrivere il proprio messaggio sulla bambola di carta spiegando perché c’è bisogno di condom femminili e rinviarle a AIDOS.

Si tratta di una campagna che non dispone di mezzi finanziari e AIDOS fa affidamento sui media, sulle associazioni delle donne come WMI, le ONG, altre organizzazioni della società civile per raccogliere messaggi sulle bambole di carta e on-line. Questo progetto corale permetterà di costruire una lunga catena di bambole che verrà esposta in un evento finale in occasione della Giornata Mondiale contro l’Aids.

Le prime Paper dolls sono state inviate da AIDOS ai Ministri Riccardi, Fornero, Terzi, Balduzzi, Clini e ai segretari dei partiti.

Il programma per l’accesso universale al preservativo femminile (UAFC) è iniziato nel 2008 con lo scopo di rendere il condom per donne accessibile a tutte e tutti.

Il progetto nasce come risposta alle varie organizzazioni, presenti soprattutto nei paesi in via di sviluppo, che hanno denunciato un crescente bisogno di pianificazione familiare e prevenzione dell’Hiv/Aids e si prefigge tra gli scopi la diminuzione del numero di gravidanze indesiderate e dei casi di mortalità materna, la diminuzione del numero di malattie sessualmente trasmissibili, compreso l’Hiv/Aids e la promozione della parità di genere e l’empowerment delle donne.

Maria

Mamma e Lavoro | Baby Sitter, badanti o altre figure cercasi?

E’ da tanto che stiamo raccogliendo le vostre richieste per la ricerca di baby sitter, badanti, assistenti per lo studio, per gli anziani, per i vostri amici a quattro zampe … ed è veramente dura, soprattutto all’inizio, rispondervi con un supporto serio e  …”a prova di mamma”!

Quindi abbiamo selezionato e concluso una partnership per voi con una struttura seria, creata da una mamma come voi che ha raccolto le esigenze che si è trovata lei stessa per prima a dover gestire cercando una risposta valida, concreta e seria.

SitterLandia sarà il nostro primo step di supporto per le vostre esigenze.

Perché scegliere Sitterlandia?
Semplice:  puoi accedere ad un’ampia banca dati di sitter in tutto il territorio nazionale.

Danno gli strumenti per trovare facilmente la persona giusta per te e la tua famiglia.
Il loro sistema di ricerca ti permetterà di ricercare la sitter perfetta utilizzando oltre 100 criteri di ricerca oppure pubblicare il tuo annuncio in maniera semplice ed efficace attraverso una procedura guidata lasciando che siano le sitter a candidarsi alla tua offerta di lavoro.

Sicuro: nessuno è più qualificato di te per sapere qual è la soluzione migliore per la tua famiglia.
Per guidare la mamma attraverso il processo di assunzione, c’è un sistema unico di selezione, che include un controllo delle competenze, referenze e opinioni degli altri utenti che ti assicurerà di ottenere immediatamente le informazioni necessarie per trovare una perfetta corrispondenza con le tue esigenze.

Aggiungo… Equo, nel senso che la possibilità di testare per 7 giorni l’effettiva presenza di persone con i profili ricercati nella zona di riferimento fa si che non ci si debba iscrivere al buio e soprattutto sostenendo costi mediamente bassi.

E’ un’opportunità:

Se stai cercando lavoro e hai un profilo in linea, non sottovalutare l’opportunità di far parte del team !!!

Costi:

Come socie iscritte all’associazione Working Mothers Italy potete accedere alla nostra pagina dedicata.

WMI non ricava nessun tipo di fee/quota da questa partnership per lasciare alle mamme iscritte all’associazione il maggior beneficio possibile in termini di sconti come di seguito:

Quota Mensile: 16€ (invece di 20€ con un risparmio per le socie WMI del 20%)

Quota Trimestrale: 38,40 €  (invece di 48€ con un risparmio per le socie WMI del 20%)

Quota Annuale: 80€  (invece di 120€ con un risparmio per le socie WMI del 34%)

oltre alla possibilità di un periodo di prova di 7 giorni.

Vi invitiamo a provare e mandarci i vostri feedback in merito proprio per avere l’ulteriore conferma e riscontro di questo servizio!

Maria

Team WMI

La scuola italiana siamo noi | Giornata Blogging sulla scuola

Working Mothers Italy aderisce alla Giornata di Blogging sulla Scuola Italiana insieme ad altre 120 mamme blogger (questo il comunicato se volete avere maggiori info).

Mio padre mi ha sempre detto: “Studia, fatti una cultura e sarai più libera. Libera di pensare con la tua testa, libera di aprire la mente ad altre culture e modi di pensare, libera di esprimere i tuoi pensieri e saperli comunicare agli altri…insomma una donna cittadina del mondo che avrà meno paura di affrontare le sfide della vita.”

Non so se la cultura da tutto questo o molto di più, so solo che ho seguito il suo consiglio…

Mi sto solo affacciando come madre al mondo della scuola e non posso ancora darne un riscontro serio e tecnico. Però citerò stralci di una lettera scritta da un gruppo di genitori che rappresentano molto bene il mio pensiero.

Qualcuno ha detto: «Domattina metto la cultura nel panino e mangio quella».

La cultura è quella cosa che evita che ci prendiamo a schiaffi ogni volta che non siamo d’accordo, che fa si che la maggioranza degli uomini non uccida o violenti le donne pensandole oggetti, che i genitori non gonfino i figli pensandoli loro proprietà, che ci fa raccogliere denaro per le genti vicine o lontanissime nella consapevolezza che peniamo tutti ugualmente su questo mondo, che non ci fa nascondere i disabili nel pozzo, che fa sperare nella pace e ripudiare la guerra giusta, che spiega al lavoratore che non è uno schiavo, al povero che non è un ladro, al cittadino che non è solo un consumatore e concetti di questo genere.

La cultura la fanno giornalisti, scenografi, giornalai, poeti, assistenti sociali ed editori, attori, scrittori, registi, archeologi, maestri , scultori, tipografi, presidi, musicisti, redattori, danzatori, educatori, restauratori, conservatori museali e mille figure tecniche senza cui nulla prenderebbe forma.

Tutta gente che il proprio panino lo riempie poco e proprio con la cultura.

Quella che si condivide in libri, riviste, concerti, spettacoli, film, animazioni, mostre e soprattutto attraverso la SCUOLA.

Chiunque abbia a cuore libertà e responsabilità del nostro popolo sa che si tratta di un bene non solo prezioso, ma indispensabile.

Chiunque si rende anche conto che solo un’educazione ricca di idee e di mezzi metterà i nostri bambini e ragazzi nelle condizioni di essere lavoratori capaci e cittadini attivi nel mondo di domani.

Per non parlare delle entrate economiche che l’Italia attrarrebbe da tutto il mondo se veramente valorizzasse uno dei più ricchi patrimoni culturali e turistici del pianeta.

La cultura è “L’ANIMA” di un Paese.

Per questo oggi è così importante unire le voci di così tante mamme e donne senza un colore politico, senza pregiudizi ma solo con l’intento di preservare il sistema che porta la cultura nell’anima dei nostri figli e nel futuro del nostro paese.

Maria Cimarelli

WMI Team

Mamme e lavoro notturno: dormite male e poco?…siete troppo tecnologiche!

Sempre più mamme impegnate nel lavoro ci segnalano di dormire pochissimo anche per riuscire a completare in tarda serata o di notte le mille attività che rimangono in sospeso. A me capita spesso di fare molto tardi la sera ma sempre di più anche per insonnia..sembrerebbe che una spiegazione ci sia.


Infatti se il vostro obiettivo è dormire bene la notte, allora spegnete il computer, la TV e il cellulare un’ora prima di andare a letto, così dicono gli esperti della US National Sleep Foundation.

Nove persone su dieci ammettono di utilizzare strumenti elettronici fino ad un’ora prima del sonno notturno distruggendo così il loro percorso di sonno, come sostiene l’istituto.

L’accusa principale è che la luce artificiale emessa da TV e schermi di computer stimoli in modo eccessivo il cervello.
Le attività considerate peggiori in questo senso sono i videogiochi, l’utilizzo dei telefoni cellulari e la navigazione in internet, secondo un importante sondaggio.

Il Dr Charles Czeisler, della Harvard Medical School, ha dichiarato: “L’esposizione alla luce artificiale nell’arco di tempo del tramonto fino al momento in cui ci si corica sopprime il rilascio della melatonina, ormone che favorisce il sonno, stimola l’attenzione e fa spostare in avanti l’orario del sonno di un’ora”.

Una conferma arriva anche dal fatto che una persona su dieci di 20 anni ha dichiarato di essere regolarmente svegliato durante la notte da un messaggio telefonico o e-mail.

Il professor Jim Horne, direttore del centro di Ricerca sul Sonno alla Loughborough University, ha dichiarato: “Molti bambini di età compresa tra cinque e sette anni hanno ottenuto i videogiochi nella loro camera da letto, ma prima di dormire hanno bisogno di fermarsi e rilassarsi almeno per un’ora.”

Fate un tentativo, applicate queste buone prassi… e poi fateci sapere se il riposo migliorerà!

Maria Cimarelli

Foto: GeorgeVanAntwerp