Mamma, Lavoro e Imprenditoria|Finanziamenti e sostegno alla conciliazione dal Piemonte!

Dal giorno 8 marzo, le mamme in proprio o piccole medie imprenditrici anche  di aziende a prevalente partecipazione femminile, con 12 mesi di attivita’ alle spalle, possono richiedere a Finpiemonte la concessione di un prestito da un minimo di 5 mila a un massimo di 40mila euro, come garanzia unica sostitutiva per le banche convenzionate. Il prestito puo’ essere utilizzato  dalle piccole imprese per far fronte a problemi contingenti di liquidita’ nell’affrontare spese considerate necessarie per il mantenimento dell’impresa (ad esempio acquisizione di investimenti, ristrutturazione dei locali, attivazione di impianti, spese in conto gestione, spese per materie prime, semilavorati, prodotti finiti, spese per locazione, spese per formazione del personale e spese per prestazione di servizi) o per spese generali.

Per la gestione del Fondo di garanzia le banche hanno riconosciuto, nelle convenzioni con Finpiemonte, un moltiplicatore delle risorse stanziate  pari a cinque. Pertanto con lo stanziamento di ulteriori 1,5 milioni di euro sul 2011, con il moltiplicatore di garanzie saranno disponibili 7, 5 milioni di euro per finanziare le imprese.

Oltre al Fondo di garanzia sono in arrivo misure a favore della conciliazione dei tempi tra il lavoro e la famiglia, realizzate sulla base di un’intesa con il Dipartimento Pari opportunita’ per un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro. Tra queste figura anche un intervento di sostegno al congedo parentale dei papa’ finanziato con 200mila euro. ”Si tratta – ha spiegato Quaglia – di un contributo erogato ai padri, che consente alle mamme di rientrare al lavoro e ai papa’ di essere piu’ direttamente coinvolti nella vita familiare”.

Tra gli altri interventi il sostegno alla realizzazione di centri di custodia oraria e di nidi in famiglia in comuni privi di servizi per la prima infanzia (con risorse per un milione di euro), la realizzazione e prima attivazione di nidi aziendali, anche in ambito rurale (750mila euro); interventi di aggiornamento continuo delle donne assenti dal lavoro per periodi medio/lunghi legate ad esigenze di conciliazione e alla facilitazione del rientro al lavoro (380mila euro); il sostegno alle lavoratrici per modalita’ flessibili di organizzazione dei tempi di lavoro, come telelavoro o part-time (400mila euro) e il sostegno alla costituzione delle ”banche dei tempi” per favorire lo scambio di servizi di vicinato (200mila euro).

Mamme piemontesi datevi da fare!!!

Maria Cimarelli

Foto: Kids Spot



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